Il Qatar ha trasferito elementi dell’ISIS dalla Siria all’Afghanistan, ha svegliato al-Qaeda in Afghanistan dopo che i suoi soldati jihadisti erano piombati in un sonno profondo durato più di un decennio.
Pare ormai evidente che vi sia un piano per trasformare l’Afghanistan in un Paese in guerra a causa di interessi transnazionali, come accaduto in Siria.
Il Qatar potrebbe aver coinvolto il Pakistan, la Turchia e l’Occidente in questa trappola, come ha fatto in Siria, e alla fine l’Iran sarà l’unico beneficiario del caos del Qatar in Afghanistan.
Forse in molti si faranno la stessa domanda, perché il Qatar sta facendo tutto questo in Afghanistan e a che fine?
Non è forse vero che Doha da un decennio sponsorizza negoziati di riconciliazione tra i talebani e gli Stati Uniti, da un lato, e tra il governo di Kabul e i talebani, dall’altro, senza riuscirci?
Pertanto, ha voluto ribaltare la situazione danneggiando coloro che ostacolavano i suoi tentativi di creare il caos nella regione a favore dei fondamentalisti. Forse il Qatar si sta vendicando adesso delle politiche degli Stati Uniti e del Pakistan.
Il Qatar non ha ancora seguito l’esempio dei suoi vicini nel designare i Fratelli Musulmani quale organizzazione terroristica. Questa riluttanza non rende onore al Qatar davanti all’opinione pubblica, rafforzando l’argomento che il Qatar sia uno stato sponsor del terrorismo o evidenziando la disconnessione tra esso e i Paesi arabi limitrofi.
Ciò è chiaro anche se il Qatar vuole sbarazzarsi di queste accuse, e perciò dovrà dimostrare al mondo che non è un sostenitore del terrorismo internazionale.