LIBERARE L’ISLAM DALL’ISLAMISMO

LIBERARE L’ISLAM DALL’ISLAMISMO

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La presentazione è avvenuta alla presenza dell’Imam Hassen Chalghoumi, Presidente della Conferenza degli Imam di Francia e autore del libro “Liberons l’Islam de l’Islamisme” e Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto Friedman, che ha parlato dell’importanza della laicità per la protezione delle religioni dall’estremismo.
Al termine della presentazione l’On. Souad Sbai è intervenuta complimentandosi per l’evento ed esprimendo apprezzamento per le parole dell’Imam, ha ricordato la minaccia rappresentata dai fratelli musulmani anche in Italia e il sacrificio delle donne contro gli estremisti ogni giorno dell’anno.

“Ringrazio l’Istituto Milton Friedman per il suo supporto e la possibilità di esprimermi. Nel mio libro parlo di come liberare l’Islam dall’Islamismo. In qualità di Presidente della Conferenza degli Imam di Francia, cerco di difendere la mia religione, perché, purtroppo, stiamo assistendo ad una risalita dell’estrema destra e dell’estrema sinistra. Il torto dell’estrema sinistra è quello di difendere gli islamisti, pensando di difendere i musulmani, con meri discorsi da vittime. In Francia non siamo vittime, abbiamo 2400 luoghi di preghiera e abbiamo diritti e doveri come tutti i cittadini. Abbiamo leggi che difendono le minoranze ma, dall’altro lato, purtroppo, abbiamo l’estrema destra che deride e che confonde islamisti e musulmani. Oltre all’Islam estremista, esiste l’Islam spirituale e umanista, di fede, come le altre famiglie monoteiste, e molte di queste pratiche sono contenute nel Corano. Nel mio libro ho un proverbio che dice: “Se non ci fossero i fratelli musulmani, tutti i musulmani sarebbero fratelli”. Il fatto di utilizzare il sacro per fini politici, come dico nel mio libro, deve essere combattuto tutti insieme, perché siamo una parte del problema, ma siamo anche una parte della soluzione. Dall’altro lato, c’è anche la responsabilità politica di interferenze straniere che hanno preso in ostaggio i cittadini a nome della loro fede.
Ieri era la Festa delle Donne. Nel mio libro ne parlo e rendo loro omaggio, così come tengo alle donne iraniane, che hanno una forza e un coraggio incredibili. Come in Afghanistan, l’uguaglianza tra uomo e donna non riguarda la pratica religiosa, ma la manipolazione di una minoranza. Ci sono tre punti importanti su cui dovremmo concentrarci: l’educazione, se insegnassimo ai giovani l’amore e il rispetto per la patria, avremo molti meno problemi. Parlo della Tunisia nel mio libro perché sono di origine tunisina. Parlo della primavera araba, dei cambiamenti nella popolazione e di come gli islamisti abbiano preso il potere. Parlo anche di come il popolo li abbia rifiutati, soprattutto le donne tunisine li hanno cacciati. Queste donne hanno detto “no” agli islamisti. Purtroppo, adesso c’è un problema in Tunisia e faccio un appello. L’Italia e l’Europa hanno una parte di responsabilità e devono dialogare per cercare di trovare una soluzione alla crisi economica e politica in Tunisia. Non possiamo lasciare la Tunisia in questo stato, rischia di cadere per motivi economici e per i 800mila immigrati che vivono lì. Tunisi è a solo un’ora di strada dalla Sicilia. Parlo molto di questo perché la situazione mi tocca personalmente. Sono stato molto felice il giorno in cui i Paesi del golfo hanno firmato gli accordi di Abramo con Israele. Perché gli accordi di Abramo sono importanti per noi tutti. L’antisemitismo uccide in Europa e abbiamo bisogno di questo avvicinamento tra i Paesi arabi e Israele. Rendo omaggio a questo accordo, all’atto coraggioso del presidente degli Emirati Arabi, del Re del Bahrain e di Sua maestà il Re del Marocco, così come a tutte le donne coraggiose che hanno detto stop all’islamismo. Oggi qui nel Parlamento italiani voglio chiedere che vengano banditi i fratelli musulmani, essendo loro una minaccia anche per la sicurezza dell’Italia.” – Così nel corso del suo intervento, l’Imam Hassen Chalghoumi.

“Siamo onorati della visita dell’Imam, un personaggio con una storia nota in Europa per la sua battaglia per la laicità delle istituzioni, contro l’estremismo religioso e soprattutto per la sua missione di pace attraverso il dialogo interreligioso, non solo in Europa ma in Medio Oriente. Ha sostenuto con grande forza i Patti di Abramo e, per questa sua battaglia, soprattutto in Francia, è stato molte volte boicottato e minacciato. Ha subito anche molti attentati. Il messaggio che lui porta è un messaggio di vero dialogo interreligioso. In Europa, ci sono altri Imam poco onorevoli che attaccano la sua opera di mediazione e sincera ispirazione moderata rispetto alla religione. Oggi, il Primo Ministro Netanyahu ha incalzato questo Parlamento anche per le posizioni su Israele. Questo parlamento è il primo con una maggioranza parlamentare, ma anche un’opposizione, con quasi nessun antisemita o antisionista al suo interno. Questo è molto importante, ma non si può pensare di aver vinto una battaglia. Non si può pensare che i fratelli mussulmani siano sconfitti perché, come abbiamo visto per esempio anche in altri Paesi, sono inseriti bene nella nostra società. Continueremo come Istituto Friedman, in nome anche della nostra amicizia con l’Imam e grazie alle sue relazioni e agli amici come l’Ambasciatore del Bahrain qui presente e all’onorevole Sbai, a portare avanti queste tematiche in Italia.” – Così il Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman, Alessandro Bertoldi.

Registrazione all'evento conclusa.
 

Data e ora

2023-03-09
 

Data di fine Iscrizione

2023-12-01
 

Tipologie di evento

 

Categoria dell'evento

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