Come funziona oggi il mondo?

La storia ci ha insegnato che l’uomo ha sempre ricercato il potere e le elite si sono sempre combattute mandando i popoli a macellarsi.

Lievi cambiamenti sono avvenuti nei secoli, prima ci si scannava per le religioni, anche se qualche rimasuglio di ciò lo possiamo vedere ancora oggi con l’islamismo, poi si passò a combattersi per la Patria, con la P maiuscola, per poi giustificare la brama di potere con l’ideologia, comunista o capitalista che fosse.

Oggi, ve ne sarete accorti, non si combatte per nessuna di queste, bisognerebbe infatti avere del coraggio, o delle fette di prosciutto sugli occhi, per definire la Russia di Putin più comunista degli Stati Uniti di Biden, quando è vero piuttosto il contrario.

Oggi, e anche per molte guerre del passato, si combatte solo per il denaro, che è diventato l’unica personificazione del potere.

Una guerra costante che si combatte su tutti i fronti, casa per casa, per il potere o per la semplice sopravvivenza, che si combatte in guerra ed in pace, ma che ha i suoi risvolti più tragici quando trascende in violenza.

Sicuramente una volta tutto era più semplice quelli che nella cartina geografica avevano il tuo stesso colore erano gli amici gli altri erano i nemici.

Oggi è tutto diverso, tutti sono, salvo rare eccezioni, nemici, ma parafrasando il fabiano pentito George Orwell “tutti sono nemici, ma alcuni sono più nemici di altri”.

E qui arriviamo al nocciolo della questione in questa fase come funziona il mondo?

Assunto che il denaro è potere, è indubitabile che alcune elite, anche loro in lotta tra di esse, abbiano masse enormi di questo potere e lo vogliano gestire, in contrapposizione a chi, come me, ancora si illude che il potere spetta al popolo.

Ed ecco la trappola che si adotta per far si che una banconota valga più di un essere umano.

 Poche elite finanziarie che si combattono tra loro si sono comperate il sistema dei media ed attraverso esso creano i politici “buoni e bravi” da appoggiare e quelli “incompetenti e cattivi” da abbattere.

I politici buoni una volta al potere si ingraziano i cittadini con bonus, regalie e redditi di cittadinanza portando il debito degli stati a livelli sempre meno sostenibili, debito che verrà in gran parte sottoscritto dalle elite e che frutterà interessi sempre più elevati.

Se invece è il politico sgradito alle elite a vincere le elezioni, ecco che non si sottoscrive il debito ed il paese è sotto scacco ed allora interviene l’economista “competente” e gradito alle elite, che continua la politica del debito.

Ecco quindi che con la trappola indebitamento, alti interessi, maggior debito e quindi maggiori e “necessarie” tasse, le elite mettono direttamente le mani nelle tasche dei cittadini rendendoli sempre più poveri ed asserviti. GRECIA DOCET.

On. Edouard Ballaman

Ex Parlamentare e Membro del Comitato scientifico dell’Istituto Friedman

(Talvolta condividiamo opinioni dei nostri Membri che non sempre coincidono con le posizioni dell’Istituto)

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